Con un cartellone ricco di suggestioni musicali prende il via sabato 6 novembre 2021 Forlì Grande Musica la prima stagione invernale di concerti organizzata da Emilia Romagna Festival, in collaborazione con il Comune di Forlì, al Teatro Diego Fabbri.
Dopo un’edizione estiva di successo che ha riportato la musica e la cultura dal vivo nel territorio, e quindi anche a Forlì da sempre cuore del festival, Emilia Romagna Festival non poteva che estendere le sue radici nella stagione invernale della città romagnola, mantenendo viva la stessa energia della programmazione estiva e lo stesso orizzonte musicale.
In programma tre appuntamenti esclusivi – dal 6 novembre al 15 dicembre – che vedranno la Grande Musica come protagonista indiscussa sul palcoscenico del Teatro Diego Fabbri con interpreti apprezzati dal pubblico, sia in Italia che all’estero: dall’immenso Wayne Marshall, direttore d’orchestra, pianista e organista, tra i musicisti più versatili ed estrosi di oggi, a due eccezionali mattatori italiani, cantanti attori autori, Peppe Servillo che canta Lucio Dalla e Elio che interpreta Enzo Jannacci.
Il debutto è affidato al grande Wayne Marshall che dirige la Filarmonica Arturo Toscanini in un concerto dove si esibisce straordinariamente anche all’organo, strumento di cui è insuperabile interprete. Eclettico e ardito nelle scelte dei programmi con cui incrocia le proposte, crea intrecci e dialoghi tra epoche, generi e osa fino a abbattere barriere, steccati, confini, Marshall inoltre è speciale perché non solo sa coinvolgere i musicisti che suonano con lui, ma riesce a conquistare e a divertire, come pochi, anche il pubblico. A Forlì lo vedremo alle prese con brani dei compositori francesi Marcel Dupré e Francis Poulenc, per concludere con la Suite da Lo Schiccianoci di Čajkovskij e la Nutcracker Suite che il pianista, compositore e direttore d’orchestra Duke Ellington compose insieme a Billy Strayhorn nel 1960 ispirandosi direttamente a Čajkovskij.
Martedì 16 novembre, andrà in scena invece “L’anno che verrà. Canzoni di Lucio Dalla” con Peppe Servillo, voce e fondatore degli Avion Travel e uno dei più espressivi cantanti italiani che qui si esibisce con alcuni dei brani più belli di Lucio Dalla, artista che sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta intercettando il comune sentire e traducendolo in forma poetica e popolare. Non a caso il titolo dello spettacolo è “L’anno che verrà” considerato l’anno che abbiamo passato e augurandoci davvero che “…sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno!”. Con lui sul palco un fuoriclasse del sassofono come Javier Girotto, anche compositore, arrangiatore e flautista argentino naturalizzato italiano e, sempre dall’Argentina, Natalio Mangalavite al piano tastiere e voce, già collaboratore di jazzisti come Paolo Fresu e Horacio ‘El Negro’ Hernandez, oltre che per Ornella Vanoni.
Si chiude mercoledì 15 dicembre con la prima teatrale di “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci” “uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria” diceva il grande Enzo Jannacci, il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili come allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, ci saranno assieme a Elio cinque musicisti – Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono e Giulio Tullio al trombone – suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora.