Per la stagione invernale ERF#StignaniMusica, martedì 17 dicembre alle ore 21.00, presso il Teatro Ebe Stignani di Imola, andrà in scena il sopranista Paolo Lopez, uno degli ultimi rari maestri di quest’arte antica, insieme all’Accademia Hermans, con brani di Georg Friedrich Händel e Agostino Steffani.
Quella del sopranista, cioè del cantore adulto di sesso maschile con una voce acuta in grado di sostenere parti di soprano, è una tradizione che viene mantenuta viva da rari maestri, portatori di atmosfere rarefatte e sofisticate. Paolo Lopez è uno di questi. Nativo di Palermo, ha affinato la sua esperienza in prestigiosi auditorium e teatri europei, con ruoli in produzioni di grande rilievo, suonando con i più importanti direttori internazionali del repertorio barocco.
Il 17 dicembre, al Teatro Ebe Stignani di Imola, Lopez porterà un saggio di questa tradizione antichissima, unendo la sua magistrale voce acuta a quella malinconia e a quella grazia tipiche della musica Barocca. Tra i brani interpretati figurerà l’Armida di Händel, una cantata tratta dal celebre mito tassiano, che rievocherà i lamenti, la vendetta, la furia e infine la fragilità e la bellezza del dolore dell’omonima protagonista. Lopez interpreterà anche Tu fedel, tu costante, sempre di Händel, e Fileno idolo mio e Guardati oh core di Agostino Steffani, il vescovo e compositore italiano, morto nella prima metà del XVIII secolo, che di Händel fu predecessore come maestro di cappella. In programma saranno anche la Sonata per violino e basso continuo e la Trio Sonata, sempre di Händel – interpretate dall’Accademia Hermans, che fungeranno da intermezzo alla voce di Lopez.
Ad accompagnare Paolo Lopez, l’Accademia Hermans, ensemble cameristico strumentale specializzato nell’esecuzione di musica antica con strumenti storici, dedito allo studio e all’esecuzione filologica del repertorio barocco e classico. I componenti, formatisi nelle più importanti scuole europee di musica antica, sono: Rosella Croce e Yayoi Masuda ai violini, Alessandra Montani al violoncello, Gabriele Palomba alla tiorba (un tipo di liuto), Alberto Lo Gatto al violone (una sorta di antenato del violoncello) e Fabio Ciofini in qualità di clavicembalista e maestro di concerto.